COME DIVENTARE MASSAGGIATORI IN ITALIA
Informazioni e limitazioni
Vuoi diventare un massaggiatore ma non sai come fare?
Bene, sei nel posto giusto, continua a leggere questo articolo e scoprirai le regolamentazioni vigenti in Italia per poter diventare un massaggiatore professionista!
La figura professionale del massaggiatore viene presa ad oggetto da una legge in particolare:
la Legge n°4 /2013 riguardante le Professioni Non Regolamentate
Il 14 Gennaio 2013 viene approvata dal parlamento italiano la Legge n°4 /2013 riguardante le Professioni Non Regolamentate , il 26 Gennaio viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n°22 e quindi la legge entra in vigore in data 10 Febbraio 2013 .
Il Massaggiatore rientra tra le Professioni Non Regolamentate.
Questa Legge stabilisce che anche l’ Operatore del massaggio o Operare olistico può esercitare la libera professione.
Il Massaggiatore potrà andare a ‘trattare’ tutte quelle persone che decideranno di affidarsi a LUI per risolvere stati generali di malessere, stati di stress e tensioni, o anche solo per “coccolarsi”, cosa che influisce positivamente sullo stato psico-fisico generale.
Quindi ogni massaggiatore dovrà informarsi su ciò che può esercitare e ciò che non può fare, ma anche queste nozioni, saranno a sua portata se si affida a formatori professionisti.
Quindi, so cosa ti starai chiedendo, che cosa deve fare per imparare la professione?
Il primo passo sarà quindi quello di affidarsi ad un’ottima ACCADEMIA di formazione, che possa garantire una preparazione completa e professionale sia dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista legislativo.
Una volta che si è seguito un ottimo corso di formazione che garantisca di aver appreso tutte le tecniche necessarie a svolgere massaggi con alta professionalità, si può iniziare ad esercitare la professione.
DETTAGLI DELLA LEGGE Art. 1 della Legge n° 4/2013
Oggetto e definizioni
- La presente legge, in attuazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione e nel rispetto dei principi dell’Unione europea in materia di concorrenza e di libertà di circolazione, disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi.
- Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l’attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
- Chiunque svolga una delle professioni di cui al comma 2 contraddistingue la propria attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento, quanto alla discplina applicabile, agli estremi della presente legge. L’inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al titolo III della parte II del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, ed è sanzionato ai sensi del medesimo codice.
- L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilita’ del professionista.
- La professione è esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.
LIMITAZIONI
La formazione, come ti ho accennato prima, non é essenziale solo dal punto di vista delle nozioni teorico-pratiche per svolgere la professione in oggetto, ma risulta essere fondamentale anche dal punto di vista legale. In quanto per ogni professione che si esercita e specialmente per quelle non regolamentate, di cui fa parte quella del massaggiatore, é di vitale importanza conoscere le limitazioni imposte dalla legge.
Cosa non puó fare un massaggiatore dopo aver seguito un corso professionale in un Accademia?
Il massaggiatore non è autorizzato a praticare nè massaggi di tipo estetico nè massaggi di tipo terapeutico in quanto quest’ultimi sono esercitabili solamente da estetisti e fisioterapisti.
Spero di averti dato tutte le informazioni che cercavi ma se hai ancora dubbi ti invito contattare un nostro accademico per una consulenza gratuita.
Se invece sei convinto che questa sia la strada giusta per te ti invito a vedere il corso di massaggio professionale indetto da Professione Accademia al seguente link…